
Negli Stati Uniti alcuni scienziati hanno individuato dieci pesticidi con effetti dannosi sui neuroni dopaminergici collegati allo sviluppo del Parkinson.
Barbabietola, broccolo, carciofo, cardo, catalogna, carota e molto altro. Ecco le indicazioni per la spesa di marzo, buona, sana e sostenibile.
L’inverno è al termine, gemme e germogli annunciano il risveglio della natura. I germogli fatti in casa sono perfetti in questo periodo, con la loro ricchezza di vitamine e di proprietà depurative. Oltre ai classici germogli di cereali e legumi provate i germogli di fieno greco, dal gusto piacevolmente amarognolo. Sono particolarmente facili da far crescere e danno un tocco speciale alle insalate e ai panini imbottiti, specialmente insieme alla ricotta. Ma la lista della spesa di marzo è lunga: scopriamo insieme cosa ci offrono l’orto e il frutteto di uno dei periodi più belli dell’anno, l’inizio della primavera!
Verdura: barbabietole, broccoli, carciofi, cardo, catalogna, carote, cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo verza, cavolini di Bruxelles, cicoria e cicorino, cima di rapa, cipollotti, coste, crauti, crescione, erbette, finocchi, indivia, lattuga, luppolo, porro, radicchio rosso, rapa, ravanello, scorzonera, scorzobianca, spinaci, tarassaco, valerianella, zucca.
Frutta: kiwi, arancia, feijoa, kumquat, mandarino tardivo di Ciaculli, limone, pompelmo, cedro, frutta secca.
Pesce: alice, cefalo, merluzzo, sardina, sogliola, tonno. Ricordiamo però che molti pesci sono in via di estinzione, nel Mediterraneo e nei mari del Nord; informiamoci, prima di scegliere, con la guida al pesce giusto.
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L’undicesima edizione di Slow Fish si terrà a Genova dall’1 al 4 giugno e avrà come tema il “coast to coast”, inteso come interconnessione tra mari e vita terrestre.
La Fao ha pubblicato un rapporto sul contributo nutrizionale di carne, uova e latte, concludendo che si tratta di alimenti che partecipano a una dieta sana ed equilibrata.
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A dirlo è uno studio cinese secondo cui il consumo frequente di cibi fritti aumenterebbe del 12 per cento il rischio di ansia e del 7 per cento il rischio di depressione.